Sulle orme di Dino Buzzati, ci troviamo ad elaborare riflessioni sul senso del nostro essere e da queste nascono una serie di immagini fotografiche.
Attraverso un percorso tra i simboli della fortezza, del deserto e dei Tartari proviamo a visualizzare vari aspetti del nostro atteggiamento nei confronti di ciò che ci circonda: i nostri timori, le nostre speranze, le nostre aspettative e ciò che immaginiamo per il nostro futuro.
Immagini che ci raccontano la difficoltà di sentirsi assediati, intrappolati in un ruolo, chiusi in un mondo che non ci appartiene del tutto… in cui può prevalere la paura, l’ansia, ma anche il timore di perdere quello che abbiamo. Allora alziamo le nostre difese, ma al contempo desideriamo che succeda qualcosa a spezzare “questo assedio”.
Aspettiamo con ansia “i tartari” ( l’ignoto, l’incognita, l’imprevisto ) o forse temiamo ancora di più che non arrivino mai…
E così il tema delle “aspettative” ci porta a guardarci intorno e dentro noi stessi, ad esprimere con le immagini paure e speranze nostre e di chi vive intorno a noi.